Intervista al Direttore Generale Sebastiano Licciardello ad Economy Magazine

Intervista al Direttore Generale Sebastiano Licciardello ad Economy Magazine

C’è il professionista che si è stancato di essere “uno dei tanti” e mira a essere riconosciuto come l’esperto del suo campo. C’è l’imprenditore che ci mette la faccia, ispirandosi a Ennio Doris e Giovanni Rana. Quando si parla di personal branding, questi sono due esempi da manuale. Ma non sono gli unici. Anche un manager infatti può avere i suoi ottimi motivi per investire sulla propria autorevolezza. L’input può arrivare dall’azienda. Dimostrare di avere in squadra i migliori, infatti, significa trasmettere un messaggio agli azionisti: ci sono tutti i presupposti per adattarsi a qualsiasi circostanza. Questo è il caso più semplice, perché l’azienda mette la sua potenza di fuoco al servizio del proprio ambassador designato.

Più delicata, invece, la situazione in cui il personal branding è un’iniziativa spontanea del manager. Soprattutto se ha alle spalle una brillante carriera, è comprensibile che voglia affermarsi come il numero uno. E l’azienda per cui lavora ha molto da guadagnarci in termini di reputazione.

Volendo raccontare un caso in cui la comunicazione dell’azienda e quella del manager vanno di pari passo, mi sembra che l’esperienza di epay riservi molti spunti di riflessione. Si tratta di un’eccellenza nella tecnologia, partner di centinaia di grandi marchi, presente in centinaia di migliaia di punti vendita (dalla tabaccheria all’ipermercato) e con importanti volumi d’affari. Il top manager ha creato uno stile molto coerente con le strategie aziendali, interpretando al meglio il ruolo di brand ambassador nelle relazioni BtoB. Lascio quindi la parola a Sebastiano Licciardello, Direttore Generale di epay Italia.

Di cosa si occupa epay?

I consumatori di oggi sono connessi, vogliono ascoltare la musica che amano, giocare online, chattare e utilizzare app o software sui loro smartphone e PC e soprattutto vogliono assicurarsi di essere sempre aggiornati con le ultime novità sul mercato. epay fornisce soluzioni che consentono ai consumatori di essere sempre connessi. Lavorando con importanti brand internazionali di diversi settori, forniamo soluzioni ai Retailer ed ai loro clienti per facilitare tutto questo.

Dare valore ai partner è il punto centrale della strategia di comunicazione

I nostri servizi di distribuzione permettono ai brand di creare il prodotto digitale e renderlo disponibile ai clienti attraverso i punti vendita fisici (come supermercati o negozi di prossimità) e digitali (come gli e-commerce). Inoltre supportiamo brand e retailer non solo nel promuovere i propri contenuti digitali ma anche nel lancio di nuove iniziative promozionali che mettono al centro il punto vendita e l’esperienza di acquisto. Un esempio è il sistema di sconto diretto in cassa applicato sull’acquisto degli smartphone, tablet e pc Samsung reso possibile grazie alla nostra piattaforma di emissione coupon digitali e alla nostra rete distributiva in gradi di accettarli e validarli in tempo reale.

Come nasce la partnership con un vendor come Samsung per un’iniziativa che non riguarda la distribuzione di un contenuto digitale bensì un prodotto fisico o, meglio, un device?

Da un lato c’è la continua ricerca di soluzioni promozionali innovative da parte di Samsung per promuovere i propri device. Dall’altro la piattaforma tecnologica di epay e un network di decine di migliaia di punti vendita della Gdo e della Gds, integrati tecnologicamente con le piattaforme di redemption di epay, compresi i punti vendita di Tim e di WindTre, in grado di accettare e validare in tempo reale i coupon digitali emessi dalle piattaforme di epay. Questi due elementi hanno reso naturale questa partnership che dura da oltre due anni.

In virtù della tua pluriennale esperienza da top manager, che consiglio daresti a un giovane startupper in questo periodo storico?

“Seguire le regole”. Le regole dettate dalle norme, dal mercato e dall’etica, oltre alle regole basilari del business sano e durevole. Consiglierei inoltre di fare un mimino di analisi reddituale e finanziaria dei partner con i quali si instaurano collaborazioni. Le belle storie e i bei sogni devono essere rispecchiati dai numeri.

Rif. Economy Magazine